Giornata mondiale del rifugiato. Dichiarazione di Adra internazionale

L’Agenzia umanitaria avventista interviene sulla Giornata mondiale del rifugiato

Foto di Notizie avventiste

Roma (NEV), 19 giugno 2019 “Il 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato e l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) si unisce alle Nazioni Unite nel ricordare la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di rifugiati, ed esprimere sostegno alle famiglie costrette a lasciare le loro case a causa di persecuzioni o conflitti”.
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato l’agenzia umanitaria avventista ADRA è intervenuta sulla situazione dei rifugiati nel mondo ribadendo il suo impegno “per sostenere e proteggere bambini, donne e uomini sfollati. Offre cibo, riparo, acqua potabile, prodotti per l’igiene, aiuto psicosociale e altri servizi a migliaia di rifugiati in circa 40 Paesi”.
Adra “crede che i rifugiati abbiano il diritto di vivere liberi dalla vergogna dell’ostracismo o dalle catene della persecuzione e della guerra. Ecco perché continua a operare in ciò che sa fare meglio: aiutare le persone bisognose”.

In occasione di questa ricorrenza l’agenzia avventista ha deciso di “porre al centro dell’attenzione mondiale e del suo impegno sociale la situazione dei minori. È urgente provvedere non solo al nutrimento fisico di bambini e ragazzi rifugiati o che vivono in Paesi difficili, ma anche assicurare loro accesso all’istruzione perché possano avere la possibilità di un futuro dignitoso – si legge nella dichiarazione -. Grazie ai nostri 131 uffici del network e alla Chiesa avventista, Adra concentra il suo impegno nel dare sempre più importanza all’istruzione dei ragazzi, in particolare dei bambini e dei giovani rifugiati”.

Da alcuni mesi l’agenzia umanitaria avventista ha lanciato nel mondo la campagna InSchool: “quattro milioni è il numero di bambini e giovani rifugiati che non frequentano la scuola, secondo l’Unesco Institute for Statistics. Inoltre, i bambini rifugiati hanno probabilità cinque volte superiori di non poter più frequentare la scuola rispetto ai loro coetanei in generale. Sono cifre sbalorditive e una ragione sufficiente per ritenere importantissima l’istruzione tanto da richiedere la nostra massima attenzione” aggiungono da Adra.