Sea Watch. Sit-in notturno anche a Roma, solidarietà e protesta

La notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno un gruppo di evangelici ha dormito nella chiesa metodista di Roma in via XX settembre 122 per esprimere solidarietà ai 43 bloccati a larga di Lampedusa

Roma (NEV), 24 giugno 2019 – Raccogliendo l’invito del Forum Lampedusa solidale, alcuni membri delle chiese evangeliche metodista e valdese di Roma, che si raccolgono intorno al gruppo informale “BeMyVoice”, hanno deciso di trascorrere la notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno nella chiesa metodista di Roma in via XX settembre 122 che ha aperto le sue porte all’iniziativa. L’obiettivo era quello di esprimere solidarietà alle 43 persone bloccate sulla SeaWatch3 davanti alle coste di Lampedusa e chiedere di aprire i porti alle missioni umanitarie.

“Solidarietà, vicinanza, ci spingono come credenti alla testimonianza dell’amore fraterno e all’accoglienza di quanti scappano da guerre e dalla povertà. Senza entrare in considerazioni socio-politiche, vogliamo affermare senza se e senza ma, che i valori di accoglienza e apertura dei nostri porti sono valori che difendiamo come cittadini e come credenti in Cristo” hanno detto i partecipanti all’iniziativa.

“Il nostro è un piccolissimo segno – hanno detto – un gesto di giustizia verso coloro che ogni giorno soffrono per decisioni che non permettono ogni possibilità umanitaria se non il rientro in porti ‘non sicuri’ nel territorio libico o tunisino. Non è un gesto di protesta urlata, ma una condivisione fatta di gesti e simboli, silenziosa”.

La chiesa metodista che ha aperto le porte, ospita anche l’istallazione dell’artista fiorentino Giovanni De Gara “Eldorato”, un oggetto salva-vita usato per il primo soccorso in caso di incidenti e calamità naturali ed entrate nell’immaginario collettivo come “veste dei migranti”.

“Le coperte termiche che ci faranno da letto in questa notte, sono segno e memoria di chi, nel bisogno, ha in questi teli il primo abbraccio della nostra società” hanno concluso i partecipanti.