ACAT. Veglie e preghiere contro la tortura

Nella notte fra il 26 e il 27 giugno l'Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura organizza momenti di preghiera in tutto il mondo

Roma (NEV/Riforma.it), 26 giugno 2019 – Nella notte fra il 26 e il 27 giugno, come ogni anno, l’ACAT (Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura) sparse nel mondo organizzano una notte di preghiera e di veglia invitando tutti i cristiani a pregare per le vittime di tortura, indipendentemente dalla loro nazionalità, religione o ideologia politica. Quest’anno la Notte delle veglie chiede di pregare in particolar modo per 10 persone i cui nomi e le cui storie si possono trovare sul sito dedicato consultabile in più lingue. Sullo stesso sito sono consultabili i materiali liturgici approntati per l’occasione.

Il 27 giugno è l’ anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione internazionale proclamata dalle Nazioni Unite contro la tortura (1987), e ACAT Italia si unisce all’appello lanciato dalla Federazione internazionale delle ACAT (FIACAT) affinché tutti gli Stati, in particolare quanti ancora non hanno ratificato la convenzione, si impegnino a: prevenire la tortura in tutte le sue forme offrendo piena collaborazione alle istituzioni internazionali e regionali e sensibilizzando la cittadinanza; condannare gli atti di tortura criminalizzandole all’interno delle singole legislazioni nazionali e perseguendo dunque gli autori di atti di tortura; sostenere e proteggere le vittime di tortura o di trattamenti inumani e degradanti mettendo in atto specifici meccanismi di riparazione per le stesse.

Fondato formalmente nella primavera del 1987 grazie al contributo della chiesa valdese di Roma e del movimento “Rinascita Cristiana”, il ramo italiano dell’Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura si deve all’ispirazione del pastore valdese Tullio Vinay, tra i primi in Europa a denunciare le violenze subite dai prigionieri politici in Vietnam. Sin dal principio l’ACAT scelse di operare su basi ecumeniche, mettendo insieme protestanti, cattolici, ortodossi e altre confessioni cristiane disposte a pregare e ad agire insieme. Tra le ultime battaglie della storia dell’associazione, spicca quella contro la pena di morte. Dal 2008 ACAT ha istituito un Premio di laurea per tesi sul tema della tortura e della pena di morte con il sostegno dell’8×1000 delle chiese metodiste e valdesi.