Dialogo sikh-cristiano. Un incontro a Ginevra

L'evento ha riunito circa 40 leader religiosi, studiosi e attivisti indipendenti delle tradizioni cristiana e sikh

Foto: Rhoda Mphande/CEC

Roma (NEV), 8 luglio 2019 – Il 5 luglio il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha ospitato il dialogo sikh-cristiano sul tema “Perseguire la pace in un mondo pluralista” per commemorare il 550° anniversario della nascita di guru Nanak, nato nel 1469, a Tolevandi (ora Nankana Sahib), vicino a Lahore, e fondatore del Sikhismo.

L’evento ha riunito circa 40 leader religiosi, studiosi e attivisti indipendenti delle tradizioni cristiana e sikh.

Il segretario generale del CEC, Olav Fykse Tveit, ha espresso grande gioia per questo incontro: “Questo è un anno importante nel calendario Sikh in quanto segna il 550° anniversario della nascita di Guru Nanak. Pertanto questo incontro formale tra cristiani e sikh durante quest’anno è un modo speciale di commemorare la vita e il lavoro di guru Nanak” ha detto Tveit che ha poi ricordato l’urgente bisogno di una pace duratura e sostenibile e ha proseguito richiamando all’urgenza, per le comunità di fede, “di raddoppiare gli sforzi e immaginare nuovi modelli per costruire la pace” di fronte all’ascesa della xenofobia, dell’estremismo violento e del nazionalismo populista.

“Non possiamo più permetterci il lusso di pensare e lavorare come entità isolate – ha continuato Tveit -. Piuttosto, riconoscendo la natura interdipendente della nostra esistenza comune, il tempo è maturo per noi per pensare e agire in modo collaborativo, affrontando e superando le tendenze di divisione tra noi e dentro di noi. In un mondo fortemente diviso dall’odio e dalla paura, il modo migliore per le religioni di non essere parte del problema, ma essere parte della soluzione, è essere parte della soluzione insieme”.

Guru Nanak nella sua vita ha sottolineato la parentela universale come la più alta delle aspirazioni religiose e ha esortato i suoi seguaci a trattare tutti gli esseri umani come fratelli e sorelle.

L’incontro è stato centrato su una comprensione olistica della pace che è intrinseca alle tradizioni di fede cristiana e sikh, e tenendo presente che la pace senza giustizia è incompleta.