#YouthDay. Isabel Apawo Phiri (CEC): “Gioventù, nostra speranza”

A conclusione delle celebrazioni per la Giornata internazionale della gioventù, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha diramato un comunicato con i messaggi più rilevanti emersi dall’evento tenutosi in Svizzera in collaborazione con la Federazione luterana mondiale (FLM) e la Federazione cristiana  mondiale degli studenti (WSCF)

Foto Valter Muniz - CEC

Roma (NEV), 14 agosto 2019 – A conclusione delle celebrazioni per la Giornata internazionale della gioventù, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha diramato un comunicato con i messaggi più rilevanti emersi dall’evento tenutosi a Ginevra, in Svizzera, lo scorso 12 agosto. La giornata è stata realizzata congiuntamente con la Federazione luterana mondiale (FLM) e la Federazione cristiana  mondiale degli studenti (WSCF) e si è tenuta presso il Centro ecumenico.

“Dobbiamo trasformare questo mondo insieme, indipendentemente dall’età che abbiamo – ha dichiarato il segretario generale del CEC, pastore Olav Fykse Tveit, durante il suo saluto ai giovani partecipanti alla preghiera mattutina di apertura -. Credo fermamente nel potere trasformativo della gioventù di oggi”.

Isabel Apawo Phiri, vice segretaria generale del CEC, ha detto: “Credo fermamente che la nostra situazione – la situazione del mondo e la vostra – possa essere affrontata con fede attiva nell’amore (…) Credo che la vostra generazione abbia coraggio e cuore per abbracciare e impegnarsi nella prova più alta, la prova dell’amore. Osserviamo i movimenti giovanili di tutto il mondo, che possono offrire la loro leadership nel movimento ecumenico e negli organismi internazionali per contribuire a risolvere gli attuali problemi globali. In tanti modi, quindi, siete la nostra speranza”.

Il segretario generale della FLM, Martin Junge, ha affermato: “I giovani oggi sono incredibilmente capaci, profondamente connessi fra loro e già contribuiscono efficacemente al risveglio delle nostre chiese e comunità. Questa generazione ha anche sfidato alcune pratiche tradizionali, priorità di valori e opinioni politiche”.

Necta Montes, segretaria generale WSCF, ha dichiarato: “stiamo riunendo oggi milioni di giovani e studenti che conducono azioni per il cambiamento (…) ascoltiamoli!”

Azeez Sadeq di Lione, in Francia, è intervenuto sui temi delle migrazioni e dei rifugiati, delle difficoltà linguistiche e dell’integrazione, condividendo la sua personale esperienza di rifugiato iracheno nell’Europa centrale: “La chiesa deve fidarsi dei giovani di oggi perché noi abbiamo l’energia e la chiesa ha la saggezza. Ho visto la morte davanti a me, ma oggi ho di fronte persone che amano la vita, e perdono coloro che mi fanno del male e credo che tutto sia possibile”.

Durante la giornata sono stati proiettati contributi video di giovani provenienti da Kenya, Stati Uniti, Colombia e Sudafrica. A seguire, un dibattito su clima, giustizia di genere, migrazione, radicalismo ed educazione.

“I giovani non devono essere visti come vittime o carnefici, ma come partner per un cambiamento costruttivo” ha detto una partecipante, Jennifer Mathok, riflettendo sulle soluzioni per l’estremismo radicale. Dall’evento sono emersi un invito all’azione e il bisogno di  costruire relazioni, dialoghi e reti di sostegno.

La Giornata internazionale della gioventù, indetta dalle Nazioni Unite nel 2000, ha avuto come tema annuale “Trasformare l’educazione”.


Galleria fotografica della celebrazione della Giornata internazionale della gioventù a Ginevra, 12 agosto 2019