Roma, 6 dicembre 2015 (NEV-CS70) – La XVII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in corso a Pomezia (RM), ieri è entrato nel vivo dei lavori toccando temi quali la libertà religiosa, l’insegnamento laico e aconfessionale della cultura biblica nella scuola pubblica, la sfida delle migrazioni e l’istituzione di corridoi umanitari, mentre oggi si dedica interamente alla revisione dello Statuto proposto dal Consiglio della FCEI. “Se approvata – ha dichiarato il tesoriere FCEI Riccardo Bachrach – la revisione introdurrà una maggiore trasparenza e chiarezza in riferimento ai compiti dei singoli organi in cui si articola la FCEI, e tutto questo senza negarne i principi fondanti”. (Intervista integrale a Riccardo Bachrach).
Buona parte del pomeriggio di ieri è stato dedicato alla proposta di legge sulla libertà religiosa elaborata in collaborazione con la FCEI da un pool di giuristi, tra cui Sara Domianello e Roberto Zaccaria. Ieri in Assemblea hanno illustrato per sommi capi la proposta dal titolo “Norme sulla libertà di coscienza e di religione”, che si spera possa incominciare l’iter parlamentare ancora in questa legislatura. Tutti d’accordo nel dire che serve superare con urgenza la normativa del 1929 sui “culti ammessi”, totalmente obsoleta di fronte al pluralismo religioso ormai vigente nella società italiana e alle sfide poste dal multiculturalismo. “Serve introdurre una norma che finalmente colmi un vuoto di tutela, eliminando gli aspetti di discrezionalità che oggi creano discriminazione – ha spiegato Sara Domianello –. Una norma che metta tutti nella condizione di esercitare in materia i propri diritti individuali e collettivi”.
Per Roberto Zaccaria, nell’Italia di oggi, la legge sulla libertà religiosa è solo una delle tre leggi mancanti nell’ordinamento italiano. Per affrontare le sfide che la società oggi ci pone servirebbe un “trittico di leggi” che si supportano positivamente l’un l’altra, ha affermato il costituzionalista e presidente del Consiglio italiano per i rifugiati (CIR): “Naturalmente serve una legge sulla libertà religiosa e di coscienza che abbia come principio cardine quello della laicità dello Stato, ma serve con altrettanta urgenza una legge moderna sulla cittadinanza, e una legge oggi inesistente sull’integrazione”. Zaccaria, a capo del pool di giuristi che negli scorsi 6 mesi ha consultato numerosi rappresentanti di comunità di fede coinvolgendoli anche nell’estensione del testo, ha annunciato in primavera un seminario pubblico sulla proposta di legge sulla libertà di coscienza e di religione.
Tra le tematiche affrontate ieri in sessione plenaria anche quella riferita al contrasto all’”analfabetismo biblico” delle giovani generazioni rilevato in ormai diversi studi di settore. In particolare si è discusso del progetto “Storie di guerra e profezie di pace nella Bibbia”, concorso lanciato per quest’anno scolastico da “Biblia”, associazione laica e aconfessionale che da trent’anni promuove la diffusione della cultura biblica nelle scuole. Nell’ambito di un’Intesa siglata già da qualche anno con il Ministero dell’istruzione e della ricerca (MIUR), il concorso si rivolge ad alunni e alunne delle scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado. Alle fasi di valutazione degli elaborati, insieme ad altri esperti di diverso orientamento, parteciperanno anche collaboratori del Servizio istruzione ed educazione (SIE) della FCEI.
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