Roma (NEV), 27 gennaio 2016 – “E’ significativo per le relazioni ecumeniche il fatto che papa Francesco parteciperà alla commemorazione della Riforma a Lund, in Svezia, il 31 ottobre”: questo il tweet con cui il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), il pastore luterano norvegese Olav Fykse Tveit, ha salutato la notizia della commemorazione congiunta cattolico-luterana, in vista del Cinquecentenario della Riforma protestante che cadrà nel 2017.
Di tenore diverso il commento a caldo del pastore riformato Gottfried Locher, presidente della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE), nonché della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES), rilasciato ieri ai microfoni della RTS: “è un gesto forte, ma anche ambivalente”. Per Locher, il papa non solo anticipa di un anno l’anniversario vero e proprio, ma per commemorare il 499simo anno dalla Riforma si reca in Svezia, e non in Germania, o in Svizzera, culle della Riforma protestante, “e non credo sia una coincidenza”, dice. Tuttavia, per Locher non c’è dubbio che si tratti qui di una mano tesa del papa verso i protestanti che fortifica il dialogo: “segnali come questi sono estremamente importanti perché creano fiducia”. Locher ha poi annunciato la sua visita in Vaticano da papa Francesco a fine febbraio, un’occasione per sottolineare “che il mondo protestante è plurale, composto non solo da luterani, ma anche, tra gli altri, dai riformati”.