Bibbia e biodiversità. Mostra fotografica ecumenica “And It Is Good”

Partner ecumenici inaugurano a New York e Ginevra una mostra che sarà esposta in diversi paesi del mondo. “La biodiversità è un concetto ecologico e teologico”

Roma (NEV), 20 settembre 2019 – Alla vigilia del vertice sul clima dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), previsto a New York il 23 settembre, quattro organizzazioni ecumeniche stanno lanciando una mostra fotografica sulla Bibbia e la biodiversità. Intitolata “And It Is Good”, “E questo è buono”, la mostra abbina foto della natura e delle creature a versetti della Bibbia, evidenziando la biodiversità e affermando che la creazione è “buona”, come si legge sul sito della Federazione luterana mondiale (FLM).

“In un momento caratterizzato da cambiamenti climatici, perdita di habitat ed estinzione di massa, vi invitiamo a riflettere sulla rete della vita –  si legge nell’introduzione alla mostra -. La biodiversità è un concetto ecologico. Ci ricorda che gli ecosistemi sani dipendono dalla varietà di flora, fauna e minerali. Allo stesso tempo, la biodiversità è un concetto teologico, è la saggezza di Dio intessuta nella creazione”.

La mostra sarà inaugurata ufficialmente a New York il 22 settembre, presso la Marble Church, 5th Avenue alla 29th Street, e al Centro ecumenico di Ginevra, 150 Route de Ferney, martedì 26 settembre alle 12.30. Successivamente sarà esposta in paesi di tutto il mondo durante la Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite “COP25” a Santiago, in Cile.

I partner promotori della mostra sono ACT Alliance, la Federazione luterana mondiale, la Comunione mondiale di chiese riformate (WCRC) e il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e rientra nelle iniziative del Tempo del creato, periodo liturgico osservato a livello mondiale con celebrazioni ecumeniche, preghiere e azioni congiunte per proteggere l’ambiente e la natura.

Mostra “And It Is Good”. Fotografie di Jonny Baker, Stéphane Gallay, Sean Hawkey, Albin Hillert, Cornelia Kästner, Joanna Lindén-Montes e Johanan Celine Valeriano. Allestimento e ideazione a cura di Stéphane Gallay, Árni Svanur Daníelsson e Chad Rimmer.