Tempo del Creato. Finisce il periodo liturgico, inizia l’impegno quotidiano

Roma (NEV), 4 ottobre 2019 – Si chiude oggi il Tempo del creato, periodo liturgico ecumenico iniziato il 1° settembre che ha coinvolto chiese cristiane europee di ogni tradizione e dedicato “alla preghiera per la protezione della Creazione e alla promozione di stili di vita sostenibili che invertano la rotta del nostro comportamento che ha provocato i cambiamenti climatici” (3^ Assemblea ecumenica europea di Sibiu 2007).

Durante tutto questo periodo le chiese si sono impegnate in tante attività, sia a livello locale, che globale.

La commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha prodotto un dossier su rifiuti e sostenibilità, “Nella società di Dio non ci sono rifiuti. Interpellati dalla priorità del cambiamento climatico”, ispirandosi al Salmo 118,22 “La pietra che i costruttori avevano scartato è divenuta la pietra angolare”.

La rete cristiana europea per l’ambiente (ECEN) ha prodotto materiali liturgici sul tema della creazione in diverse lingue (inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese, polacco) per renderli disponibili alle chiese e alle comunità per l’utilizzo durante il Tempo del creato e durante tutto l’anno.

I Presidenti del Consiglio delle conferenze episcopali europee (CCEE) e la Conferenza delle chiese europee (KEK) hanno sottoscritto una dichiarazione, con il motto “La rete della vita”, per riaffermare la responsabilità nei confronti della creazione e invitare alla preghiera.

I percorsi delle eco-chiese e delle eco-comunità, il lavoro di sensibilizzazione per l’ambiente e per la tutela delle risorse naturali, ma anche per la giustizia ambientale e sociale, sono impegni che le chiese evangeliche portano avanti quotidianamente.

L’Agenzia NEV ha dato notizia delle iniziative locali e internazionali per il Tempo del creato, consultabili QUI.