Donne evangeliche (FDEI): no a cultura dello stupro, ingiustizia e abuso

L’adesione della Federazione delle donne evangeliche in Italia alla Dichiarazione sulla violenza sessuale e alla campagna mondiale #ThursdaysinBlack “Giovedì in nero”, del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC)

Roma (NEV), 18 ottobre 2019 – La Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) ha aderito al documento del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) “Dichiarazione sulla violenza sessuale e di genere e sul Premio Nobel per la Pace” del novembre 2018.

“La dichiarazione sulla violenza sessuale e di genere continua a essere di grande attualità, infatti ancora oggi constatiamo l’aumento di violenze sessuali e di genere contro donne, bambine/i e persone vulnerabili – scrivono le donne evangeliche nel documento di adesione –. Come recita la dichiarazione, ‘ascoltando le dolorose testimonianze e le storie delle donne sopravvissute alle violenze sessuali siamo incoraggiate e sfidate ad affermare la dignità, i diritti e i bisogni’ di tutte e di tutti”.

Il CEC e la FDEI si impegnano “a dichiarare tali violenze peccato; a compiere sforzi costruttivi per superare gli atteggiamenti che predispongono a tale violenza; a continuare a lavorare con organizzazioni e gruppi locali che si oppongono a tutte le forme di violenza sessuale e di genere; a dare sostegno nelle diverse forme, anche elaborando percorsi di guarigione dai traumi subiti da donne, ragazze, e altri soggetti vulnerabili a tali violenze nelle loro comunità”.

La FDEI ha aderito inoltre alla campagna mondiale #ThursdaysinBlack “Giovedì in nero”, anch’essa proposta dal CEC, “per dire insieme alle sorelle di tutto il mondo che ci opponiamo a una cultura dello stupro, dell’ingiustizia di genere, dell’abuso e della violenza, ma soprattutto per rendere visibile la capacità di recupero e gli sforzi delle donne”.

La FDEI invita tutte le donne delle diverse denominazioni a visitare il sito del CEC per conoscere meglio la campagna e le numerose adesioni a livello mondiale, che ci dimostrano la diversità creativa attraverso la quale questa mobilitazione globale ha preso piede. La campagna “Giovedì in nero” sarà rilanciata in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“Chiediamo il vostro impegno e sostegno per promuovere e testimoniare contro la cultura dello stupro, dell’ingiustizia di genere, dell’abuso” scrivono ancora le donne FDEI, chiedendo di divulgare la campagna e di organizzare iniziative sul territorio nazionale “come segno visibile del Vangelo, che ci chiama a un cammino di responsabilizzazione nel contrasto alla violenza, di sostegno a chi ne è vittima e di collaborazione con coloro che lavorano da anni nei centri antiviolenza nella speranza di fermare abusi, uccisioni di donne, stupri di guerra”.

Le adesioni alla Dichiarazione CEC e alla campagna #ThursdaysinBlack sono state deliberate nel corso del Comitato nazionale dello scorso 12 ottobre. Il Comitato ha anche deliberato l’acquisto di 1000 spille dei “Giovedì in nero” con la scritta: “Verso un mondo senza stupri e violenze” e il logo FDEI, con la grafica proposta dal CEC. Per ordinare le spille e il manifesto contattare la presidente FDEI, pastora Gabriela Lio, al seguente indirizzo: gabriela.lio@ucebi.it

Qui il PDF integrale della dichiarazione adottata dal CEC sulle violenze sessuali e di genere.


#ThursdaysinBlack  è una campagna che nasce dal Decennio delle Chiese in solidarietà con le donne (1988-1998), in cui si è lavorato per rendere visibili le storie sullo stupro come arma di guerra, sull’ingiustizia di genere, sull’abuso, sulla violenza. Si ispira a diversi movimenti di donne nel mondo, dalle Madri di Plaza de Mayo in Argentina in cerca dei figli scomparsi durante la dittatura, alle Donne in nero in Israele e Palestina contro guerra e violenza, alle donne di Rwanda e Bosnia che hanno protestato contro l’uso dello stupro come arma di guerra durante il genocidio, al movimento Black Sash in Sud Africa di protesta contro l’apartheid.