Io accolgo, prosegue la raccolta firme per abrogare decreti sicurezza e accordi con la Libia

Le richieste della campagna che riunisce decine di realtà impegnate in materia di migrazioni e diritti: "Chiediamo al Governo e al Parlamento di abrogare i decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia perché violano la nostra Costituzione e le Convenzioni internazionali, producono conseguenze negative sull’intera società italiana e ledono la nostra stessa umanità".

Roma (NEV), 28 ottobre 2019 – Prosegue la raccolta firme della campagna Io accolgo contro i decreti sicurezza e gli accordi tra l’Italia e la Libia.

L’iniziativa, promossa dalle principali organizzazioni sociali italiane e internazionali, a cui partecipa anche la FCEI, ha lanciato lo scorso 24 settembre un appello a governo e parlamento in cui si chiede di abrogare i Decreti Sicurezza e di annullare gli accordi con la Libia, oltre a una revisione complessiva delle politiche sull’immigrazione. In calce a quell’appello, la campagna ha iniziato una raccolta di firme, in tutta Italia.

Qui il testo dell’appello e di seguito il link per aderire alla raccolta firme:

“Chiediamo al Governo e al Parlamento di abrogare i decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia perché violano la nostra Costituzione e le Convenzioni internazionali, producono conseguenze negative sull’intera società italiana e ledono la nostra stessa umanità.

Le nostre proposte:
Reintrodurre il permesso di soggiorno per motivi umanitari e la residenza anagrafica per i richiedenti asilo
Senza documenti i migranti sono condannati all’esclusione e allo sfruttamento, con conseguente aumento della marginalità e del disagio sociale.

Riaprire l’accesso dei richiedenti asilo al sistema di accoglienza integrata e diffusa gestito dai Comuni
Questo sistema (ex-SPRAR) prevede percorsi di formazione e inserimento lavorativo che permettono una positiva inclusione nella società italiana.

Mai più morti in mare e persone lasciate per settimane sulle navi
Chi rischia la vita in mare deve essere soccorso e fatto sbarcare al più presto in un porto sicuro. E chi soccorre non può essere criminalizzato.

Stop ai respingimenti in Libia
Annullare gli accordi Italia-Libia, sulla base dei quali i migranti vengono intercettati in mare e riportati in Libia, dove vengono rinchiusi nei centri di detenzione, in condizioni disumane e sottoposti a violenze e torture”.

Firma qui: http://ioaccolgo.it/firma-lappello
#ioaccolgo
www.ioaccolgo.it

L’appello è promosso da:

A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, AOI, ARCI, ASGI, Caritas italiana, Casa della Carità, CEFA, Centro Astalli, CGIL, CIAC, CIAI, CNCA, Comunità di S.Egidio, CONGGI,  Ero Straniero, Europasilo, Federazione Chiese Evangeliche in Italia – FCEI, FOCSIV, Focus-Casa dei diritti sociali,  Fondazione Finanza Etica, Fondazione Migrantes, Forum del Terzo Settore, Gruppo Abele, ICS Trieste, INTERSOS,  Legambiente, LINK-coordinamento universitario, Lunaria, Medici Senza Frontiere, NAIM (National Association Intercultural Mediators), Oxfam, Rainbow4Africa, ReCoSol, Refugees Welcome Italia, Rete della Conoscenza, Rete Studenti Medi, SaltaMuri, Senza Confine, UIL, Unione degli studenti, Unione degli universitari, UNIRE.