Diritti. I battisti italiani dedicano alla pace la Settimana dei diritti umani 2014

Sul sito UCEBI materiali liturgici e documenti ispirati alla X Assemblea del Consiglio ecumenico

Roma (NEV), 2 aprile 2013 – E’ dedicata al tema della pace la Settimana dei diritti umani (31 marzo-6 aprile) che l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) indice ogni anno a cavallo del 4 aprile, giorno in cui nel 1968 venne assassinato Martin Luther King, pastore battista e leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Il tema è stato scelto in base a due considerazioni. Prima di tutto perché nel 2014 cade il Centenario della Grande Guerra, “un evento dai costi umani, materiali e morali enormi, le cui conseguenze hanno pesato per molti anni sullo sviluppo dei paesi coinvolti”, ha spiegato la pastora Gabriela Lio, segretaria del Dipartimento di evangelizzazione (DE) dell’UCEBI che ha curato i materiali liturgici e informativi della Settimana. In secondo luogo, prosegue Lio, perché “oggi i pericoli di guerra nel mondo sono ancora ben presenti” e rappresentano una sfida alle coscienze cristiane.

A fare da guida ai materiali predisposti dal DE dell’UCEBI sono le liturgie e i documenti della X Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle chiese, tenutasi a Busan (Repubblica di Corea) dal 30 ottobre all’8 novembre 2013. “È un materiale che racchiude lo sforzo dei cristiani nel mondo nel difendere la dignità umana a partire da una prospettiva etica e teologica”, si legge nella lettera di presentazione dei testi. Per ogni giorno della Settimana è previsto uno schema per incontri di preghiera e un documento dell’Assemblea del CEC su temi che spaziano dalla giustizia climatica ai diritti delle minoranze, dal pellegrinaggio per la pace alla situazione in Medio oriente. “La nostra proposta – si legge ancora nella lettera introduttiva ai testi, disponibili sul sito www.ucebi.it – vuole accompagnare le chiese battiste e fortificare il loro lavoro e impegno a favore dei diritti umani nel mondo, convinti che questo ambito interpelli direttamente il nostro essere chiesa”.