Convegno FCEI. I messaggi dei presidenti Mattarella e Grasso

Anche il saluto della consigliera delegata dal presidente del Consiglio alle Pari Opportunità

Roma (NEV), 18 febbraio 2015 – “Il tema della libertà religiosa, che è al centro del vostro incontro, è di grande attualità e ripropone anche nel nostro ordinamento l’esigenza di aggiornare tutele per tutte le minoranze religiose, nel quadro dei principi sanciti dalla Costituzione”: è quanto si legge nel cordiale saluto inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Massimo Aquilante, in occasione del Convegno “Dai culti ammessi alla libertà religiosa”, tenutosi presso il Senato della Repubblica (Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani) il 16 e 17 febbraio. “In questo contesto – prosegue la lettera di Mattarella – il patrimonio spirituale delle chiese evangeliche continuerà a rappresentare una grande risorsa per una proficua azione educativa a vantaggio dell’intera comunità”.

Il presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, è invece intervenuto il 17 pomeriggio per portare il proprio saluto al presidente Aquilante, al segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino (che ha aperto la quarta sessione dei lavori della seconda giornata) ai colleghi e agli ospiti del convegno ricordando: “Io credo che nell’ultima legislatura il Parlamento italiano, e il Senato in particolare, abbia ben operato portando alla definitiva approvazione di molte Intese che Governi di diverso colore politico avevano concluso negli anni con diverse confessioni che coinvolgono molti cittadini dell’Unione europea presenti in Italia, come gli ortodossi, i buddisti e gli induisti, espressione della nuova realtà multiculturale che caratterizza sempre di più l’Italia e ancora di più l’Europa”. E ha proseguito: “Sono però profondamente convinto che proprio a partire dalle diverse Intese, che ricordo sono state licenziate nelle Commissioni in sede deliberante e quindi all’unanimità, si possa ricavare un complesso articolato di previsioni ampiamente condivise da utilizzare per una rapida e necessaria revisione della legge del 1929, allo scopo di garantire a pieno i principi costituzionali in materia di libertà religiosa e di affrontare, in modo pragmatico e realistico, un tema complesso e tuttavia decisivo per lo sviluppo della società italiana ed europea di fronte alle sfide poste dal pluralismo religioso e culturale. Quella per la libertà religiosa e di coscienza non è solo una battaglia politica, è anche un impegno culturale, direi un dovere etico per il nostro Paese” (in Documentazione il discorso completo di Pietro Grasso).

Agli organizzatori del convegno era giunto anche il saluto della consigliera delegata dal presidente del Consiglio per le Pari Opportunità, Giovanna Martelli.