Il Dossier statistico immigrazione in inglese

Il rapporto sulla situazione delle persone migranti in Italia, realizzato dal Centro Studi Idos con Confronti, da oggi disponibile nella versione tradotta

Roma (NEV), 15 maggio 2020 – Il Centro Studi e Ricerche IDOS, in collaborazione e con il sostegno dell’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha pubblicato la versione in lingua inglese del Dossier Statistico Immigrazione 2019, da oggi disponibile in pdf sul sito https://www.dossierimmigrazione.it. Dal portale è possibile scaricare anche il video di presentazione del Dossier 2019 in lingua inglese.

Il Dossier statistico immigrazione 2019, giunto alla sua 29esima edizione, è stato realizzato dal centro studi e ricerche Idos in partenariato con il Centro studi e rivista Confronti, cofinanziato dall’Otto per mille della Chiesa Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, ed è stato presentato in tutta Italia lo scorso ottobre.

Con i suoi 5,2 milioni di stranieri residenti, pari all’8,7% della popolazione complessiva, di cui 3,7 milioni costituiti da cittadini non-Ue regolarmente soggiornanti, l’Italia – a Brexit compiuta – si afferma, nell’Unione Europea, come il secondo principale paese di immigrazione dopo la Germania, che ospita a sua volta 9,7 milioni di immigrati.

“Lo studio e l’analisi approfondita di casi particolarmente significativi come l’Italia – afferma Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS – può aiutare a comprendere in concreto quali sono i problemi aperti e i processi in atto sui quali intervenire, anche a livello internazionale. È piuttosto preoccupante, a tal riguardo, che in un paese di immigrazione così importante, come è diventato l’Italia, la popolazione straniera, sebbene già giunta alle seconde e terze generazioni, si trovi ancora ad affrontare problemi di integrazione, di partecipazione attiva, di disuguaglianza nell’accesso al welfare, di discriminazione e sfruttamento nel lavoro; e che le politiche di immigrazione, di accoglienza e di cittadinanza presentino e producano ancora molte criticità”.

Qui il comunicato stampa in inglese.