Luterani mondiali. Il segretario generale Junge lascerà incarico nel 2021

Dopo dieci anni di servizio, in vista un cambio al vertice della Federazione luterana mondiale. Il presidente Panti Filibus Musa "Martin Junge ha lavorato con integrità, saggezza, immaginazione, abilità e intuizione - e anche con umorismo e gioia”

Martin Junge durante la 12ª Assemblea FLM a Windhoek, Namibia, maggio 2017. Foto FLM

Roma (NEV) 21 maggio 2020 – Il pastore Martin Junge è il primo segretario generale latinoamericano della Federazione luterana mondiale (FLM). In una dichiarazione diramata ieri da Ginevra, Junge ha annunciato le sue dimissioni a far data dal 31 ottobre 2021, tre anni prima della scadenza del suo mandato.

“Sono fermamente convinto che un regolare cambiamento nella leadership sia di grande valore per qualsiasi organizzazione. Supporta l’innovazione, rinvigorisce la visione e infonde alle organizzazioni un nuovo slancio. Ciò vale anche per la Federazione luterana mondiale – ha detto il pastore –. Ora è il momento di fare spazio. Il mio mandato avrebbe dovuto concludersi un anno dopo l’Assemblea del 2023. Un cambio di leadership nel 2021 apre la strada a una transizione e pone le basi per un significativo passaggio di testimone e per elaborare una nuova strategia, per condurre la Federazione nel futuro in cui Dio sta chiamando la comunione. Il mio annuncio arriva in un momento di importanti sfide legate alla pandemia di covid-19. Prometto di proseguire il mio lavoro con costanza, impegno e dedizione finché resterò in carica. Mi assumerò le responsabilità del ruolo, rispondendo alle chiese membro e alla FLM. Per questo, continuo a fare affidamento sulla grazia di Dio, che ci rende liberi di vivere e lavorare insieme per un mondo giusto, pacifico e riconciliato” ha concluso Junge.

Eletto dal Consiglio della FLM nel 2009, Junge ha assunto l’incarico di segretario generale il 1° novembre 2010. Nato in Cile nel 1961, sposato, padre di due figli, il pastore ha studiato in Cile e in Germania. Fra i suoi impegni e incarichi, rilevante la sua partecipazione a dialoghi ecumenici a livello nazionale che hanno portato alla firma del riconoscimento reciproco del battesimo nel 1999 da parte delle chiese cattolica romana, ortodossa siriana, anglicana, evangelica luterana, chiese riformate, chiesa metodista e diverse chiese pentecostali.

Si è occupato di missione e sviluppo, della globalizzazione neoliberista e del debito estero illegittimo.

Sotto la sua guida la Federazione luterana mondiale ha lavorato all’implementazione delle relazioni all’interno della comunione, ampliando le sue operazioni e quasi raddoppiando il suo budget a servizio delle popolazioni povere ed emarginate in tutto il mondo, fra cui oltre 2 milioni di rifugiati, per la difesa dei diritti, per la giustizia climatica e promuovendo all’interno della FLM una “Politica di giustizia di genere”.

Il segretario generale ha ringraziato per la fiducia e il sostegno il Consiglio della FLM, le chiese e tutte le persone che hanno collaborato con lui in questi anni, considerati “un onore, un privilegio e un’esperienza stimolante”, ha dichiarato Junge.

Il presidente della Federazione luterana mondiale, Panti Filibus Musa, ha usato per Junge parole di ringraziamento per il suo servizio, portato avanti “con integrità, saggezza, immaginazione, abilità e intuizione – e anche con umorismo e gioia”. Il Consiglio FLM eleggerà un nuovo segretario generale a giugno 2021.

Leggi qui la biografia completa di Martin Junge.