Albero delle mele, il nuovo progetto della Diaconia

Un video online ha presentato ieri la nuova iniziativa nata dalla collaborazione tra l'ente ecclesiastico con la Flai Cgil di Torino, contro il lavoro nero e lo sfruttamento dei migranti in agricoltura

Foto di Jill Wellington da Pixabay

Roma (NEV), 11 giugno 2020 – Si chiama “L’albero delle mele” il nuovo progetto della Diaconia valdese insieme alla Flai Cgil Torino, per contrastare lo sfruttamento delle persone migranti impiegate nel settore agricolo.

Ieri, sulla pagina fb del Servizio migranti della Diaconia, è stato pubblicato un video per spiegarne i contenuti. Per Alessandro Stella, sindacalista della Flai Cgil Torino, “il lavoro come strumento di inserimento sociale” è l’elemento centrale del progetto che “per la prima volta mette insieme il pezzo dell’accoglienza con il pezzo delle tutele dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”. Attraverso un percorso formativo, i partecipanti potranno quindi avere piena consapevolezza “del tipo di lavoro cui andranno incontro: se lavoro nero, grigio o bianco”.

Nicola Salusso, operatore inserimenti lavorativi CSD – Diaconia valdese, ha poi illustrato i tre assi principali dell’iniziativa: “la formazione, il match tra aziende e lavoratori, la sensibilizzazione, cioè vogliamo dare luce al tema dei lavoratori migranti in ambito agricolo”. Inoltre, sono stati creati degli appositi video su temi specifici, per la divulgazione e la comunicazione del progetto stesso.
“L’albero delle mele” sarà attivo da maggio a novembre 2020, “con l’idea di replicarlo l’anno prossimo”, come hanno spiegato i promotori.
Per maggiori informazioni, è possibile scrivere una mail all’indirizzo inserimentilavorativi@diaconiavaldese.org e visitare il sito migranti.diaconiavaldese.org.
Qui di seguito il breve video di presentazione dell’iniziativa, pubblicato sulla pagina fb del Servizio Migranti della Diaconia ieri pomeriggio, 10 giugno.

La Diaconia Valdese è un ente ecclesiastico senza scopo di lucro che raccoglie, collega e coordina l’attività sociale e gestisce strutture di assistenza e accoglienza della Chiesa valdese.