Roma (NEV), 17 giugno 2020 – Si è chiuso presso il Kursaal di Berna il primo Sinodo della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERS). 26 le chiese membro partecipanti, rappresentate da 81 persone, di cui 75 con diritto di voto.
Fra le decisioni più salienti del Sinodo, quella di programmare un Sinodo straordinario a settembre e la fusione dei due enti protestanti svizzeri di aiuto umanitario “Pane per tutti” e “Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere” (ACES – Hilfswerk Evangelischer Kirchen Schweiz – HEKS). La fusione ufficiale avrà decorrenza dal 1° gennaio 2022, previa approvazione dello statuto della nuova fondazione da parte del Consiglio federale di vigilanza sulle fondazioni.
I lavori sono stati condizionati dalle recenti dimissioni del presidente Gottfried Locher e della consigliera Sabine Brändlin. Il Sinodo ha istituito una Commissione temporanea d’inchiesta, incaricata di condurre un’indagine interna ed esterna su un caso di presunte molestie da parte dell’ex presidente a carico di una persona ex dipendente della Chiesa.
Per portare a termine le discussioni lasciate in sospeso sulle strategie future, sono state programmate altre tre sessioni: oltre al Sinodo straordinario di settembre, in via di definizione, il Sinodo si riunirà nuovamente dall’1 al 3 novembre 2020 a Berna e poi a giugno e a novembre del 2021, rispettivamente a Sion e a Berna.
Il primo Sinodo della CERS, già Federazione delle chiese evangeliche svizzere (FCES), si è tenuto in una sola giornata e in modalità distanziata a seguito dell’emergenza coronavirus e si è aperto con un discorso del presidente del Sinodo, pastore Pierre de Salis, che ha parlato di “Sinodo di crisi in tempo di crisi”.
Per approfondimenti:
leggi il resoconto finale sul sito CERS (in tedesco o in francese)
leggi l’articolo su Voce evangelica Sinodo di crisi in tempo di crisi
, 17 giugno 2020 – Si è chiuso presso il Kursaal di Berna il primo Sinodo della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERS).){kind=link}