Dialogo. Conclusa la XV edizione di “Semi di pace, israeliani e palestinesi in dialogo”

Bernardini: Importante sostenere le iniziative a favore del dialogo e della riconciliazione

Roma (NEV), 6 marzo 2013 – “Il conflitto israelo-palestinese che da oltre sessant’anni sconvolge Israele e Territori palestinesi è un nodo fondamentale per tutta l’area mediorientale e le sue implicazioni geopolitiche, culturali e religiose – ha dichiarato il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini –. Per questo motivo è importante sostenere tutte le iniziative, come il progetto ‘Semi di pace – israeliani e palestinesi in dialogo’ promosso da Confronti, che possano favorire un processo di pace e di riconciliazione”.

La XV edizione di “Semi di Pace”, cofinanziata con l’otto per mille della Chiesa valdese, ha coinvolto una delegazione israelo-palestinese composta da sei persone appartenenti a tre organizzazioni che operano a diverso titolo per la pace e la riconciliazione. Sono: Orit Freiberg e Yusof El Mickawy dell’Hagar Jewish-Arab education for equality (Scuola di Beer Sheva impegnata a garantire un’educazione inclusiva e pluralista per ragazzi israeliani e arabo-israeliani); Maska Litvak e Marvan I. M. Alqassas del Parents’ Circle (organizzazione che riunisce famigliari israeliani e palestinesi che hanno subito un lutto a causa del conflitto); Yair Auron Yarlicht e Ranin Boulos di Neve Shalom/Wahat al-Salam (un villaggio che pratica la convivenza tra i due popoli). Dopo aver soggiornato per alcuni giorni a Roma e partecipato a conferenze stampa, dibattiti pubblici e appuntamenti, la delegazione si è poi divisa per coppie raggiungendo numerose città italiane dove si sono succeduti incontri con amministrazioni comunali, enti, associazioni, ma anche con studenti liceali e universitari.

“Significativo è stato l’incontro pubblico del 27 febbraio svoltosi presso la Chiesa metodista di via XX Settembre – ha dichiarato Gian Mario Gillio, direttore di Confronti -. Qui un pubblico attento e multireligioso ha potuto ascoltare in un’atmosfera conviviale le testimonianze degli ospiti e le diverse attività che le tre associazioni portano avanti, non senza fatica, in quelle terre martoriate dal conflitto”.

Per il moderatore Bernardini “l’Europa e l’Italia devono diventare i protagonisti di questo difficile cammino, una richiesta che ci è arrivata con forza da tutti i membri della delegazione”.