4° giorno contro la violenza. Per una sessualità consapevole e responsabile

L’agenzia NEV ripropone in 16 puntate, dal 25 novembre (Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne) fino al 10 dicembre (Giornata mondiale dei diritti umani), il fascicolo “16 giorni contro la violenza” della Federazione delle donne evangeliche in Italia. In questa puntata si parla di sessualità consapevole e responsabile

Roma (NEV), 28 novembre 2020 – L’agenzia NEV ripropone, uno al giorno, gli spunti di riflessione del fascicolo redatto dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Intitolato “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?”, il fascicolo è disponibile integralmente a fondo pagina in italiano e in inglese. I 16 giorni vanno dal 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani.

16 giorni contro la violenza sulle donne

4° giorno – 28 novembre 2020

PER UNA SESSUALITÀ CONSAPEVOLE E RESPONSABILE

C’è un segreto sulla sessualità, un segreto che ereditiamo dalle molte migliaia di anni della storia umana. Nei millenni la sessualità è stata inclusa nel sacro e collegata alla riproduzione. Non ci si libera facilmente di una eredità di forse milioni di anni. Sessualità vuol dire riproduzione. Dono di Dio e talvolta maledizione delle donne. Così non è facile vivere la sessualità come dono, piacere e non solo strumento di riproduzione. Eppure anche i figli e le figlie sono uno dei più grandi doni che uomini e donne possono ricevere, tanto da essere talvolta ricercati in modo ossessivo e doloroso. Complicato! Eppure la sessualità è presente fin dai primi giorni di vita. Succhiare il dito, “toccarsi”, per un neonato vuol dire pace, tranquillità, sicurezza. E lo è anche nella vita adulta. Ma non sempre è semplice. Ci sono poi sessualità che non si rivolgono solo all’altro sesso, prenderne consapevolezza implica un percorso in salita. C’è anche qualcuno o qualcuna che scopre che la sua sessualità e identità è imprigionata in un corpo sbagliato. Sono tutti fenomeni che oramai conosciamo e discutiamo. Alla ricerca della pace, tranquillità, serenità. Una sessuologa ha detto “La sessualità è una delle porte d’accesso che abbiamo a disposizione per lo sviluppo della consapevolezza di noi stessi, per la nostra crescita personale e relazionale. Io aiuto chi lo desideri a valicare quella porta attraverso un dialogo aperto, accogliente e costruttivo”. E noi? Parliamone.

DOMANDA per discutere

Perché è difficile parlare di sessualità?

VERSETTO BIBLICO

Il tuo collo è come una torre d’avorio; i tuoi occhi sono come le piscine di Chesbon presso la porta di Bat Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco. (Cantico dei Cantici 7, 5)

COMMENTO

PREGHIERA

 

Tu che hai dato forma e vita ai nostri corpi, che conosci ogni particolare delle nostre membra, liberaci delle immagini che ci opprimono e dagli stereotipi di cui sentiamo il peso sulle nostre spalle. Insegnaci la strada dell’amore verso noi stesse/noi stessi, consapevoli che questa strada richiede di metterci in gioco e di scavare nel nostro intimo. Possiamo guardarci allo specchio con occhi diversi, possiamo godere dell’amore appassionato che fa parte della vita, possiamo essere felici. Ti chiediamo il coraggio e la forza di compiere questo percorso liberante!

 

Amen

La Bibbia conosce il linguaggio dell’eros. Il Cantico dei Cantici ne è un’espressione vivace e coinvolgente. Chi scrive gioca con le parole, utilizza in modo sapiente similitudini e riferimenti a sapori, colori, profumi. Le sue parole cariche di amore appassionato sono, allo stesso tempo, parole liberanti. Libertà di vivere il rapporto con il corpo come un tempo dell’esperienza della vita che ci viene offerta. È un’esperienza di incontro reale e vissuto, che coinvolge i sensi e la mente. Racconta l’amore di ogni creatura che si meraviglia della bellezza, dei colori intensi e unici, del disegno perfetto di ogni forma di quei corpi che il Signore ha plasmato dal fango. Il Cantico ci invita a conoscerci, a confrontarci con il nostro corpo che è parte integrante della vita di cui beneficiamo e che ci è stata donata da Dio. La vita possa essere un percorso in cui imparare ad amarci e in cui il corpo non sia un peso, una parte di noi da nascondere, ma in cui ci riconosciamo e che ci renda felici.


Qui il fascicolo integrale in italiano: “16 giorni contro la violenza sulle donne. La salute è donna?

Qui il fascicolo in inglese: “16 days Fdei 2020_english