Germania. “Luci spente” contro il movimento PEGIDA

Nikolaus Schneider: Il movimento “Pegida è non-cristiano”

Roma (NEV), 7 gennaio 2015 – Un secco “no” delle chiese in Germania per il movimento Pegida (Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente), che dallo scorso ottobre a Dresda e in altre città tedesche, convoca con cadenza settimanale manifestazioni in piazza sempre più partecipate (più di 17mila persone lo scorso dicembre a Dresda). Le chiese non hanno tardato a prendere le distanze dalle manifestazioni di stampo xenofobo e razzista di Pegida, che inneggiano ad una Germania “ai tedeschi”, contro l’immigrazione e la presunta islamizzazione in corso.

Il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD), ha affermato la necessità di dimostrare ai manifestanti l’infondatezza delle loro paure di una islamizzazione dell’Occidente. Nikolaus Schneider, già presidente del Consiglio della EKD, ha dichiarato: “Per gli obiettivi che si pone, il movimento Pegida è non-cristiano”. Non è cosa lecita pretendere di difende l’Occidente indicando l’islam come nemico: “i cristiani e le cristiane non hanno niente a che fare con queste manifestazioni”. “Alle rivendicazioni di Pegida”, ha continuato Schneider, bisogna “rispondere fermamente che sono un’insensatezza”.

Il vescovo Christian Krause, già presidente della Federazione luterana mondiale (FLM), ha definito “perverso” l’uso di simboli cristiani durante le manifestazioni di Pegida: “quando vedo innalzata la croce, dipinta di nero, rosso e giallo, mi viene la pelle d’oca”. “La libertà di religione in Germania deve essere completa” ha affermato il vescovo di Colonia, Norbert Feldhoff, “e deve valere anche per l’Islam”.

Non solo dichiarazioni, ma anche azioni simboliche: per prendere le distanze da Pegida si sono spente le luci (Licht aus) del duomo di Dresda durante la manifestazione del 5 gennaio scorso; così come a Colonia quelle del duomo, della chiesa protestante Antoniter-Kirche, dei lampioni del centro storico e di altri edifici della città.

Infine sono state organizzate contro-manifestazioni, tra le quali “Colonia si oppone”, a cui hanno aderito la chiesa protestante, quella cattolica, numerose organizzazioni musulmane, e la rete delle sinagoghe in Germania, come anche esponenti della società civile tedesca, tra cui artisti e politici.

Anche la cancelliera Angela Merkel nel suo discorso di fine anno ha speso parole chiare contro il crescente “odio contro gli stranieri”. Intanto una petizione online contro Pegida, “Per una Germania colorata”, sul sito www.change.org, ha registrato notevole successo raccogliendo 314 mila firme; come anche la petizione lanciata dalla Bild, che annovera tra i firmatari il padre nobile della socialdemocrazia Helmut Schmidt, l’ex cancelliere Gerhard Schröder, e altri esponenti di spicco della vita culturale e politica tedesca (clicca qui).