Ecumenismo mondiale e chiese USA: STOP all’occupazione della Palestina

Roma (NEV), 21 settembre 2016 – “Nessun popolo può vedere negati i propri diritti per più generazioni”. Così inizia la dichiarazione congiunta del segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit, e del presidente del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA) Jim Winkler, stilata al termine della Consultazione sulla Terra santa tenutasi ad Arlington (USA) dal 12 al 14 settembre scorsi. Circa 60 partecipanti di diverse provenienze geografiche ed ecclesiastiche hanno discusso del conflitto israelo-palestinese, alla luce dei quasi 50 anni di occupazione dei territori palestinesi e nel contesto di una regione mediorientale oggi più che mai segnata dalla guerra.

Nella dichiarazione, gli esponenti dei due organismi ecumenici hanno chiesto la fine dell’occupazione e lo stop agli insediamenti dei coloni nei territori palestinesi, nonché il rispetto e la protezione per gli attivisti dei diritti umani. Rivolgendosi al governo degli Stati Uniti hanno inoltre chiesto la revoca dello stanziamento di 38 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele, “perché l’ultima cosa che serve oggi è un aumento degli armamenti nell’area”, e la fine degli sforzi legislativi per penalizzare l’uso di misure economiche nonviolente per influenzare le politiche israeliane.