Sardegna libera dalla guerra. L’isola è “WarFree”

Si è costituita ufficialmente l’associazione per la riconversione etica dell’isola. Alla firma dell’Atto Costitutivo erano presenti imprese, promotori e partner del progetto. Fra questi anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia attraverso la Commissione globalizzazione e ambiente, la chiesa valdese e la chiesa evangelica del Baden

Collage di immagini di alcune delle aziende sarde con marchio WarFree, "libere dalla guerra", tratte da www.warfree.it/it/le-aziende-warfree

Roma (NEV), 31 maggio 2021 – Si è costituita sabato 22 maggio l’associazione “Warfree. Rete imprenditori, commercianti e professionisti per la pace e la transizione ecologica”. Essa vede, fra i suoi primi membri aderenti, 32 persone. Si tratta di una delle tappe del percorso che vede insieme la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), attraverso la sua Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM). La chiesa valdese. La chiesa evangelica del Baden. E poi imprese, cooperative, comitati e altri organismi. Fra questi, in primo luogo, il Comitato Riconversione Rwm. E poi, l’A.P.S. Link. Legami di Fraternità, l’Università di Cagliari e Banca Etica. Il progetto è finanziato, fra l’altro, dall’Otto per mille delle chiese metodiste e valdesi.

L’evento inaugurale della neonata associazione si è svolto presso i Giardini della Biodiversità. “I Giardini della Biodiversità” è il nome del progetto gestito da cittadini che si prendono cura della Chiesetta altomedievale del Salvatore e dello spazio circostante, nella periferia di Iglesias.

Nel corso dell’iniziativa, sono stati presentati lo Statuto dell’associazione e il marchio etico-ambientale “Warfree. Liberu de sa Gherra”, di cui potranno servirsi le imprese aderenti.

Warfree. Liberu de sa Gherra

Questa associazione intende promuovere la solidarietà e la collaborazione all’interno del Sulcis-Iglesiente e di tutta la Sardegna.

“Una rete di mutuo sostegno tra imprese, enti e privati – si legge nel comunicato diramato da Warfree –. In questo modo, si intende potenziare la qualità e la varietà dell’offerta del territorio. Stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro all’interno delle imprese. Favorire la nascita di nuove realtà sostenibili”.

A disposizione degli associati, quindi, uno sportello di professionisti pronti a supportare le aziende. Lo sportello offre, ad esempio, consulenza in materia di marketing, pubblicità, finanziamenti, comunicazione e altri servizi.

La costituzione dell’associazione, prosegue il comunicato, è “un primo importante passo verso una Sardegna che viva di pace, attraverso un’economia sostenibile ed etica, libera dalla guerra”.

È previsto, a breve, l’avvio del Marketplace Warfree, “una piccola Amazon alternativa” gestita dalla cooperativa giovanile. Qui, ogni fornitore di prodotti e servizi, certificato dalla Rete, avrà il suo negozio nel mercato globale. Infine, in programma, ci sono la registrazione del Marchio Collettivo Europeo “Warfree”. La formazione alla sostenibilità etico-ambientale. L’attivazione dei servizi Smart Desk.

Per ulteriori informazioni contattare Davide Lao davidelao99@gmail.com

Per approfondire:

Armi prodotte in Italia e riconversione alla pace. La ricerca condotta dalla Chiesa evangelica del Baden, dalla Commissione globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dal Comitato Riconversione RWM.

Pace, Visintin: “Si fa solo con la giustizia sociale” Alcune delle tappe del progetto nelle parole della coordinatrice GLAM Antonella Visintin. “WarFree-Libero dalla guerra”. Un marchio etico per le imprese che rifiutano la produzione di armi. La Commissione globalizzazione e ambiente della FCEI continua il lavoro in favore della riconversione e della sensibilizzazione alla pace. Dalla Sardegna alla Germania e oltre…

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