Acqua: fonte di profitto o fonte di vita?

In Brasile nasce la Rete ecumenica per l’acqua. Prosegue l’impegno delle chiese e degli organismi religiosi per la giustizia idrica

Foto: Sean Hawkey/CEC

Roma (NEV), 3 agosto 2021 – È nata la Rete ecumenica brasiliana per l’acqua (Ecumenical Water Network Brazil). Obiettivo dell’iniziativa è quello di coordinare diverse organizzazioni ecumeniche e voci interreligiose per aumentare la consapevolezza sul ciclo di vita dell’acqua.

Tema dell’incontro di lancio della Rete (tenutosi a fine luglio e la cui registrazione è disponibile in fondo a questo articolo): “Acqua: un dono di Dio, un diritto degli esseri umani e delle creature e un bene comune”.

Si è parlato di “etica della cura” insieme a diversi esponenti religiosi, fra cui il teologo della liberazione Leonardo Boff, che ha affrontato il tema dell’acqua come fonte di profitto in contrapposizione all’acqua come fonte di vita. Inoltre, ha parlato di inquinamento, dei sistemi di potabilizzazione e distribuzione.

“La situazione in Brasile è piuttosto singolare – afferma Boff –. Abbiamo così tante abbondanti fonti d’acqua, ma ci manca ancora una cultura della cura di questa preziosa risorsa. Questa è la grande domanda: l’acqua è una fonte di vita o una fonte di profitto? La nostra lotta è dirlo ad alta voce: l’acqua è un bene naturale, vitale, insostituibile e comune. Appartiene alla vita. E la vita non può essere venduta come una merce sul mercato”.

Fra i relatori, anche il sacerdote cattolico romano Elias Wolff, del Nucleo ecumenico e interreligioso della Pontificia Università Cattolica del Paraná e membro della Rete ecumenica dell’acqua del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC-EWN).

“Dal 2005 il Consiglio nazionale delle chiese del Brasile (CONIC) si batte per il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano”, ha affermato Wolff.

Il primo passo in questo processo è stata la Dichiarazione ecumenica sull’acqua, firmata dal CONIC, dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, dalla Confederazione svizzera delle chiese evangeliche, dalla Conferenza dei vescovi della Svizzera e dalla Commissione nazionale di giustizia e pace della Svizzera.

La Rete mondiale per l’acqua è nata nel corso della 9^ Assemblea del CEC tenutasi a Porto Alegre, in Brasile, nel 2006. Ora il ramo brasiliano di questo organismo rappresenta un ulteriore passo in avanti. “Il CONIC ha aumentato l’impegno ecumenico sulla giustizia idrica in Brasile. I punti salienti di questo coinvolgimento includono, nel 2016, il tema della campagna di Fraternità ecumenica ‘La nostra casa comune, la nostra responsabilità’ e la partecipazione interreligiosa all’Alternative World Water Forum nel 2018″, ha aggiunto

Dinesh Suna, coordinatore della Rete per l’acqua del CEC, ha accolto con favore l’iniziativa. “La vera natura di una rete è la sua appartenenza ai contesti locali”. Questo “capitolo” brasiliano è il primo nel suo genere e in futuro ce ne saranno altri. La Rete CEC-EWN si impegna a “sostenere la lotta per la giustizia idrica in Brasile”, ha aggiunto Suna.

La notizia è stata ripresa anche da Vatican News.

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