Il pastore battista Luca Maria Negro è il nuovo presidente della FCEI

L’Assemblea svoltasi a Pomezia (RM) dal 4 all’8 dicembre ha approvato un nuovo Statuto

Luca Maria Negro, Presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia

Roma (NEV), 9 dicembre 2015 – La XVIII Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) riunita a Pomezia (RM), come da nuovo Statuto approvato il 6 dicembre ed entrato in vigore l’8, ha eletto il pastore battista Luca Maria Negro come nuovo presidente. Succede al pastore Massimo Aquilante, al termine del suo secondo ed ultimo mandato.

“Allora quelli che hanno timore del Signore si sono parlati l’un l’altro; il Signore è stato attento e ha ascoltato” (Malachia 3:16): questo il motto scelto per l’Assemblea FCEI, la XVII, che si era aperta lo scorso 4 dicembre a Pomezia riunendo un centinaio di delegati di chiese battiste, luterane, metodiste, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere provenienti da tutta Italia. L’8 dicembre alle ore 10, grazie all’approvazione del nuovo Statuto, si è fattivamente conclusa la XVII Assemblea, per ricostituirsi immediatamente nella prima sessione della XVIII Assemblea, la quale, composta da 25 delegati, ha eletto il nuovo presidente e le altre cariche esecutive.

Numerosi gli atti approvati dall’Assemblea che toccano trasversalmente tutti gli ambiti di impegno della FCEI: dal dialogo ecumenico e interreligioso all’accoglienza dei migranti, dalla libertà religiosa alla laicità dello Stato, dalla salvaguardia del Creato alla dignità del lavoro, dalla lotta alla violenza contro le donne ai 500 anni della Riforma del 2017.

Inoltre, l’Assemblea ha votato un atto per l’introduzione di un Bilancio Sociale della FCEI, permettendo di comunicare periodicamente gli esiti della sua attività non limitati ai soli aspetti finanziari e contabili.

In tema di accoglienza ai migranti l’Assemblea ha approvato un articolato documento anche alla luce dell’esperienza con “Mediterranean Hope”, progetto della FCEI avviato più di un anno fa. Mentre una ferma condanna della violenza attuata in nome della religione – da Parigi a Beirut, dagli Stati Uniti alla Nigeria – è stata espressa con un’apposita mozione, che inoltre condanna “l’identificazione dello straniero e dell’immigrato come potenziale terrorista” e afferma “la contrarietà rispetto all’uso strumentale di simboli cristiani come rafforzamento dell’identità italiana contro l’altro”.
Il culto di apertura dell’Assemblea si è tenuto con la predicazione del pastore metodista George Ennin sabato mattina, 5 dicembre, presso l’Hotel Selene a Pomezia (RM), dove si sono svolti tutti i lavori assembleari presieduti da Sergio Velluto, membro della chiesa valdese di Torino.

L’idea federativa risale a oltre un secolo fa: le prime proposte di creare una Federazione delle chiese evangeliche furono avanzate alla fine dell’Ottocento e il primo Congresso evangelico italiano (1920) le rilanciò, ma l’avvento del fascismo e altri fattori ne impedirono la realizzazione. Fu solo il secondo Congresso evangelico, svoltosi a Roma dal 26 al 30 maggio 1965, a porre le basi concrete con un invito alle chiese di “realizzare nel tempo più breve possibile una Federazione evangelica come luogo d’incontro permanente tra di loro”. La FCEI fu costituita ufficialmente a Milano il 5 novembre 1967.