Donne. Il 4 marzo la Giornata mondiale di preghiera

“Chi accoglie un bambino accoglie me” il tema scelto dalle donne di Cuba

Roma (NEV), 2 marzo 2016 – “Chi accoglie un bambino accoglie me”. E’ questo il tema, ispirato alle parole di Gesù sull’accoglienza ai piccoli (Marco 10:13-16), che guiderà la Giornata mondiale di preghiera (GMP) 2016, preparata dalle donne di Cuba. Come ogni anno, il primo venerdì di marzo in oltre 170 paesi del mondo si terranno culti e incontri di preghiera ecumenici a cui parteciperanno donne e uomini di ogni cultura e tradizione. Le donne cubane hanno scelto di focalizzare l’attenzione sui temi dell’infanzia e dell’accoglienza, costruendo una liturgia che attinge alla loro propria esperienza e contemporaneamente riflette la situazione internazionale, e in cui sono presenti tutte le generazioni. Come spiega Luisa Ferrara, segretaria del Comitato italiano della GMP, presieduto dalla maggiore dell’Esercito della Salvezza Elaine Cavanagh, “la liturgia si apre con le diverse generazioni che recano un simbolo di fede e speranza: la donna anziana ha la Bibbia, tenuta in vita durante la politica atea del governo cubano; l’adulta ha un cesto con i prodotti della terra, segno del contributo di questa generazione alla società; la giovane ha una luce, per illuminare il cammino nella contraddizione sociale in cui vive; e poi ci sono tre giovanissime rappresentanti delle nuove generazioni che sono il filo conduttore della liturgia”. Le collette raccolte nei diversi incontri verranno destinate a progetti sociali in atto a Cuba. In particolare, verranno sostenuti l’allestimento di un registro nazionale di endocrinologia pediatrica per il diabete di bambini e giovani; e un progetto di prevenzione della demenza e della fragilità degli anziani.

L’istituzione della “Giornata di preghiera delle donne” risale al 1887 negli Stati Uniti, dove un gruppo di donne presbiteriane – preoccupate per i bisogni delle immigrate e delle ex-schiave – lanciò un appello per una giornata nazionale di preghiera. Il movimento si espanse rapidamente in altri paesi, fino a diventare mondiale.