Benessere sociale e cittadinanza: la parola al Sinodo

Foto Pietro Romeo

Torre Pellice (NEV/CS22sinodo06), 29 agosto 2024 – Si è svolta oggi alle 12:30 la conferenza stampa in diretta dal Sinodo valdese intitolata “Benessere sociale e cittadinanza: la parola al Sinodo” (qui la registrazione).

Con Francesco Sciotto e Monica Fabbri (rispettivamente presidente e componente della Commissione sinodale per la Diaconia – CSD/Diaconia valdese) si è parlato di giustizia fiscale, autonomia differenziata e carceri. La pastora Sophie Langeneck ha poi illustrato gli ordini del giorno in discussione nelle prossime ore, con un focus su donne e giovani. Ha moderato la pastora Giuseppina Bagnato, della commissione stampa del Sinodo, che ha esordito ricordando i Giovedì in nero, iniziativa del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) cui aderisce anche la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) per sensibilizzare contro la violenza sulle donne.

Foto Anna Maria Ribet Ratsimba

Proprio la FDEI, insieme alla Federazione femminile evangelica valdese e metodista (FFEVM), ha sfilato silenziosamente in aula sinodale questo pomeriggio, con dei cartelli anti-violenza, a chiusura di un intervento della pastora Mirella Manocchio (presidente FDEI, che fra l’altro ha promosso 4 incontri in diretta su Radio Beckwith durante i pomeriggi sinodali).

Dopo i due atti approvati ieri su Flat Tax e Autonomia Differenziata, si sta ora discutendo di altri temi che influenzano fortemente la quotidianità di giovani, donne, comunità e chiese. Al centro delle riflessioni, oltre all’impegno della chiesa, ci sono la questione carceri, lo ius scholae, la giustizia economica e sociale. “Il Sinodo ancora non ha discusso la questione carceri, ma posso dire che un numero significativo di partecipanti ha presentato un ordine del giorno sulla situazione italiana, esprimendo preoccupazione per il sovraffollamento e la mancanza di risposte efficaci da parte della politica. È essenziale che la società si prenda cura di tutti, incluse le persone recluse – ha detto Sciotto –. Riguardo all’Autonomia Differenziata, il Sinodo ha discusso il rischio che questa legge possa accentuare le disuguaglianze, limitando l’accesso ai diritti e creando ulteriori divisioni tra i cittadini. Parleremo poi di Otto per mille – ha proseguito –, che sembra una questione interna, ma non lo è, perché parliamo del modo in cui si gestiscono e distribuiscono fondi a terzi con l’attenzione a che siano utilizzati bene, perché sono soldi dei contribuenti italiani. Il Sinodo si conferma una scuola di democrazia, dove si discutono temi rilevanti sia per le chiese locali che per la società in generale e di Diaconia come servizio al mondo”. Monica Fabbri ha parlato di “Pratica cristiana come impegno per la giustizia sociale”. Il Sinodo, ha detto, “ha approvato un atto sull’equità fiscale, tema di grande importanza per noi cristiani. Perché? Senza una contribuzione proporzionale al reddito, si rischia di aumentare le disuguaglianze, compromettendo i diritti fondamentali. Lo stesso vale per le tassazioni fisse. In Italia esiste un fattore culturale che tende a legittimare l’elusione fiscale, come se le tasse fossero soldi sprecati. Al contrario, le tasse sono un investimento per garantire i diritti, come l’accesso alla salute per tutti i cittadini. Questo tema è stato fra l’altro proposto da parte della Diaconia valdese nel convegno annuale”.

Foto Pietro Romeo

La pastora Sophie Langeneck ha affermato: “Il dibattito sullo ius scholae è lo stesso che ieri chiamavamo ius soli, e in ambito protestante era già iniziato nel 2011. Sebbene non fossi ancora membro del Sinodo, ricordo l’urgenza di quel tema, che ora è ancora più pressante. Le nostre chiese già accolgono seconde e terze generazioni. Questo Sinodo discuterà fra poco un ordine del giorno per fare appello al nostro Paese e al nostro Governo. Non si può parlare di cittadinanza solo per merito, come ad esempio nello sport. Vogliamo un diritto più ampio: nelle chiese, tutti hanno il diritto di votare, di essere votati e di far parte pienamente della comunità. Questo è l’obiettivo della nostra chiesa. Per quanto riguarda i giovani e i bambini, ci stiamo interrogando sui percorsi disponibili per loro, discutendo di formazione, presenza e partecipazione. Si è tenuto anche un Sinodo dei bambini, rivolto ai figli dei deputati e delle deputate, un percorso ludico ma educativo, nel quale è possibile prendere decisioni e apprendere, in modo giocoso, i valori democratici che caratterizzano le chiese valdesi e metodiste”.


Lo Speciale SINODO: Sinodo 2024 Archivi – Nev

Per ulteriori informazioni: www.chiesavaldese.org

SCHEDA. Chiese metodiste e valdesi in Italia – Nev

SCHEDA. I valdesi – Nev

850 anni del movimento valdese. Tutto quello che c’è da sapere (nev.it)