Claudiana. Tre nuove uscite della collana Spiritualità

Parabole di Gesù, spirtualità minimalista, e la cortesia secondo l’apostolo Paolo, i temi dei volumi

Roma (NEV), 21 dicembre 2016 – La collana Spiritualità dell’editrice protestante Claudiana si è arricchita di tre nuove uscite, agili per dimensioni e profonde per contenuti. La prima in ordine cronologico è costituita dal libro di Paolo Curtaz “Le parabole che aiutano a vivere” (pagg. 176, euro14.90). L’autore ripercorre le parabole di Gesù evidenziandone gli specifici caratteri comunicativi e l’annuncio evangelico che esse contengono. Utilizzando un linguaggio popolare e attingendo a esperienze di vita condivise, la parabola, infatti, non implica una particolare preparazione culturale o teologica, ma arriva subito all’intelligenza di chi ascolta, aprendo una prospettiva diversa su di sé e su Dio. L’autore affronta, tra l’altro, le parabole del seme, dei talenti, del fariseo e del pubblicano, del padrone generoso e del servo malvagio. Il volume è arricchito da una prefazione di Lidia Maggi.

Uwe Habenicht propone invece una “Spirtualità minimalista. La fede e le religioni” (pagg. 120, euro 12.90). L’autore delinea le caratteristiche di una spiritualità semplice ed essenziale per accogliere, in quello che viene definito “l’albergo diffuso di Dio”, viaggiatrici e viaggiatori, anche non credenti, con appartenenze e itinerari diversi. “In un mondo globalizzato e plurale – scrive Habenicht -, dove è più facile sentirsi disorientati e insicuri che abitati da ferme certezze, questo libricino vuole essere un invito a uscire da modi granitici e inadeguati di pensare alle appartenenze di fede per aprirsi a una spiritualità cristiana capace di stare creativamente in mezzo alle religioni”. Il libro propone un percorso che parte dai Padri del deserto e attraverso Martin Lutero, Dietrich Bonhoeffer e Frère Roger, giunge alla proposta di una teologia delle religioni per l’oggi.

Infine “Cortesia. Pratiche di gentilezza quotidiana” di Elio Meloni (pagg. 104, euro 8) non è un libro di “bon ton” bensì una riflessione sulla via alla mansuetudine cristiana, tracciata dall’apostolo Paolo. Di fronte al mondo di violenza e sopraffazione che tristemente abitiamo, l’autore suggerisce una pratica quotidiana volta a migliorare in profondità le relazioni umane, ispirata all’insegnamento dell’apostolo: “nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano giovare a quelli che ascoltano”. Solo recuperando il valore della gentilezza, habitus di chi ha a cuore la pace e la giustizia, è possibile abbandonare l’attaccamento e la brama, radici di ogni forma di sopruso, e vivere in modo più accogliente e giusto. Lo stesso rapporto con la natura assume caratteri differenti, portando alla consapevolezza che tutto ciò che esiste è donato, per pura grazia.