7 ottobre, Giornata mondiale lavoro dignitoso. Chi lavora merita pace e democrazia

L'immagine di copertina del "2024 ITUC GLOBAL RIGHTS INDEX", fonte: https://www.ituc-csi.org/IMG/pdf/2024_ituc_global_rights_index_en.pdf

Roma (NEV), 7 ottobre 2024 – In questa giornata, in cui ricorre l’anniversario della strage del 7 ottobre e dell’attuale guerra in corso in Israele e Palestina, cade anche la Giornata mondiale per il lavoro dignitoso. Per l’edizione di quest’anno il tema scelto è “Chi lavora merita pace e democrazia”.


per sostenere chi si opera per la pace sostieni il progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI): “Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace“.

Per Gaza, per il Libano, per il dialogo fra israeliani e palestinesi, per una pace giusta che abbatta i muri dell’antisemitismo, dell’islamofobia e di ogni altra espressione di odio e razzismo.

 

 

 

 

 

 


La Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della FCEI, in questa Giornata per il lavoro dignitoso, ha prodotto un testo che raccoglie diversi spunti sul tema lanciato a livello mondiale per quest’anno. Lo pubblichiamo per intero qui di seguito.

“Dal 2008, milioni di persone hanno partecipato a questa mobilitazione globale promossa dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC).

Il tema del 2024 traduce in concreto la definizione di lavoro dignitoso elaborata dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO): «un’occupazione produttiva e redditizia che fornisce un reddito equo, diritti e protezione sociale e sostiene una crescita economica sostenibile. È una fonte di dignità e la base per la pace, la giustizia sociale e una maggiore uguaglianza».

Laddove pace e democrazia si stanno dileguando – anche in Europa – esse vengono messe in evidenza come fondamentali per il raggiungimento di mezzi di sussistenza sostenibili.

Il documento di lancio della Giornata mondiale per il lavoro dignitoso parla delle minacce  derivanti dai conflitti armati in corso, dalle disuguaglianze economiche e dalle crisi climatiche.

Senza pace, i lavoratori sono privati ​​di ambienti stabili e sicuri che sono cruciali per mantenere i mezzi di sostentamento e garantire la sicurezza personale.

La mancanza di democrazia in molti luoghi di lavoro e regioni aggrava ulteriormente la situazione negando ai lavoratori il diritto di partecipare ai processi decisionali che influenzano direttamente le loro vite.

Come evidenziato dalla Confederazione sindacale internazionale (ITUC, 2024), la democrazia va oltre la rappresentanza politica e include la democrazia sul posto di lavoro, dove i lavoratori hanno il diritto di sindacalizzarsi, contrattare collettivamente e partecipare alla definizione delle politiche che influenzano le loro condizioni di lavoro.

Inoltre, la governance democratica è fondamentale per affrontare sfide globali come la disuguaglianza economica e le crisi ambientali, entrambe le quali influenzano direttamente la vita dei lavoratori.

Secondo l’Indice Globale dei diritti 2024 le violazioni più diffuse dei diritti dei lavoratori a livello globale sono:
  • Diritto di Sciopero: l’87% dei paesi (tra cui l’Italia) ha violato il diritto di sciopero.
  • Contrattazione Collettiva: il 79% dei paesi (tra cui l’Italia) ha violato il diritto alla contrattazione collettiva.
  • Adesione ai Sindacati: il 75% dei paesi ha escluso i lavoratori dal diritto di costituire o di aderire a un sindacato.
  • Registrazione dei Sindacati: il 74% dei paesi ha ostacolato la registrazione dei sindacati.
  • Accesso alla Giustizia: nel 65% dei paesi, i lavoratori non hanno avuto accesso alla giustizia o questo è stato limitato.
  • Libertà di Parola e Assemblea: il 43% dei paesi ha limitato la libertà di parola e di assemblea. Arresti e Detenzioni: i lavoratori sono stati arrestati e detenuti in 74 paesi.
  • Violenza: i lavoratori hanno subito violenze in 44 paesi.

In Europa, secondo i dati, peggiorano i diritti di chi lavora. La crisi dello stato di diritto ha ripercussioni anche sulle condizioni di lavoro.

Il 7 ottobre, l’ETUI (Istituto sindacale europeo) e la CES (Confederazione europea dei sindacati) co-organizzano una Conferenza presso l’Autorità europea del lavoro (ELA) per discutere della risoluzione di Garanzia occupazionale europea adottata a dicembre 2023 dalla CES. Si tratta di un programma per affrontare la disoccupazione (di lungo periodo), stabilizzare le economie dell’UE, contrastare la precarietà occupazionale, l’esclusione sociale e sostenere l’urgente necessità di una transizione verde.

ETUC Resolution on the European Job Guarantee | ETUC

La GLAM rileva che, mentre in Italia aumenta il lavoro legato alla produzione di armi e alla costruzione di basi militari (contemporaneamente alla volontà di inasprire la normativa sulla repressione delle espressioni di dissenso), cresce anche tra la popolazione una domanda diversa. Una domanda di lavoro per la vita, per la salute, per l’istruzione, per il ripristino della natura, per l’espressione artistica non più regolati dalle leggi sul precariato; una domanda di partecipazione e di autodeterminazione, di futuro non troncato da deflagrazioni nucleari”.


Per approfondire:

2024_ituc_global_rights_index_en.pdf (ituc-csi.org)

wcms_615731.pdf (ilo.org)