Roma (NEV), 19 gennaio 2017 – In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) la Conferenza delle chiese europee (KEK), organismo che raggruppa 114 chiese anglicane, ortodosse, protestanti e veterocattoliche del continente, e il Consiglio delle Conferenze episcopali cattoliche europee (CCEE) hanno rilasciato un messaggio comune. Rifacendosi al tema della riconciliazione e al testo biblico che fa da guida all’intera Settimana – “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”, 2 Corinzi 5:14-20 – i presidenti dei due organismi continentali, rispettivamente il vescovo anglicano Christopher Hill e il cardinale Angelo Bagnasco, affermano:
“La storia del Cristianesimo in Europa è segnata da dolorosi periodi di divisione, mutua condanna e persino violenza. Mentre alcune chiese si preparano a celebrare il 500° anniversario dagli inizi della Riforma protestante, ci viene ricordato ancora una volta il nostro difficile passato. Ricordare questi eventi e confrontarci con la nostra storia è una preziosa opportunità per rinnovare il nostro impegno nei confronti del risanamento delle ferite e del superamento delle divisioni”.
Il documento ricorda inoltre la collaborazione tra KEK e CCEE che da 45 anni si concretizza nel lavoro di un Comitato congiunto. “Le molteplici crisi che l’Europa e gli Stati vicini sono chiamati ad affrontare ci avvicinano ancor più – si legge nel testo -. Guerre e conflitti, incertezza politica, migrazioni e sfide ecologiche, povertà materiale e spirituale, toccano le vite di tutti in Europa e oltre. Con queste crisi, tuttavia, giunge anche la speranza. Insieme possiamo testimoniare l’amore di Cristo per la riconciliazione attraverso la salvaguardia del Creato, la solidarietà nei confronti dei poveri e la tutela della dignità del popolo di Dio”. In questo contesto, si conclude il messaggio, “la via da seguire può sembrare non sempre chiara o semplice, ma teniamo sempre nel cuore quella verità secondo cui ‘l’amore di Cristo ci spinge’”.